Naming

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Quando incontriamo una persona per la prima volta, ciò che ci differenzia e ci distingue, a primo impatto, è il nostro nome.

Per i brand potremmo dire che vale un po’ lo stesso concetto, con la differenza che in questo caso la creatività non deve mancare.

Resta fermo, però, il primo punto. Il nome è la parte distintiva di un’azienda, una start up, una qualunque realtà lavorativa che vuole differenziarsi e riservarsi un posto sicuro nella mente dei clienti.

La creazione di un brand name è un lavoro tutt’altro che semplice che, solitamente, è affidato alla figura del copywriter. Sarà lei o lui che avrà il compito di costruire l’immagine futura attraverso una o due parole o, magari, la combinazione di queste due.

Per arrivare al risultato ottimale è necessario prima di tutto studiare la concorrenza per prendere spunto, da un lato, e per escludere nomi già utilizzati dall’altro.

Molto utile, successivamente è creare una mappa mentale con diverse idee che possano mettere nero su bianco le diverse possibilità.

Infine, fondamentale, affidarsi al brainstorming e al confronto aperto con i colleghi.

Qualcuno di loro potrebbe sbloccare proprio quell’ostacolo che permetterà di arrivare alla scelta definitiva.

Il naming può essere di due tipi: generico o distintivo.

Quando parliamo di naming generico ci riferiamo a quei nomi che spiegano precisamente l’obiettivo del servizio o del prodotto che offriamo. Non riservano sorprese ma, talvolta, mancano di un pizzico di fantasia.

Il naming distintivo è proprio di tutti quei brand che hanno permesso all’immaginazione di prendere il volo. Sono nomi unici, si distinguono nella massa e molto spesso evocano un’idea, un concetto, un pensiero che si lega indissolubilmente all’obiettivo aziendale.

Proviamo ora a vedere due esempi per rendere più concreto ciò che abbiamo detto finora.

Un naming generico potrebbe essere “Panini da Lidia”. Descrive il prodotto che offre, non lascia molto spazio all’immaginazione e si inserisce in un settore ben preciso.

Un esempio di naming distintivo può essere quello delle famose agende Moleskine, il cui nome francese di origine inglese deriva da “mole” che significa talpa e “skin” che significa pelle. Fu scelto da artisti e pensatori dell’epoca, richiamava il tessuto di fustagno resistente che ricopriva un piccolo diario prodotto in Francia fino al 1986. Solo più tardi, nel 1997 l’azienda Milanese Modo&Modo registrò il nome e riportò alla vita il taccuino che tutti noi ancora conosciamo.

Ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro, e tu quale preferisci?

Contattaci nel caso tu abbia bisogno di aiuto per trovare il brand name perfetto per la tua prossima attività.

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